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Il ritorno del commissario Profumo

Il nuovo romanzo poliziesco di Massimiliano Amatucci ambientato a Capri.

“Legami di sangue”, un giallo dal sapore vintage, fatto di brillanti intuizioni e di improvvisi colpi di scena



Di Fabio Gaudiosi


Massimiliano Amatucci torna nelle librerie con il suo nuovo libro Legami di sangue (Nulla Die edizioni, 16,00 euro). Si tratta della terza indagine che vede come protagonista il commissario Profumo, in una serie poliziesca ambientata negli anni ’70. Questi infatti, invitato a Capri ad uno dei matrimoni più esclusivi dell’anno, si troverà a dover risolvere il caso di un omicidio avvenuto sull’isola, provvisoriamente sprovvista di un commissario. In un giallo che riesce a tenere il lettore sulle corde con un’intensità sempre maggiore pagina dopo pagina, Amatucci ci conduce in un caso ad alta tensione, in cui è coinvolta una delle famiglie più importanti della Napoli del secondo dopoguerra. Contemporaneamente, dal suo commissariato a Torre Annunziata, il vice commissario Vitiello lo terrà informato delle strane minacce che il loro sindaco Martone ha appena ricevuto e che preoccupano tutta la cittadinanza. Un libro quindi che porrà Profumo dinanzi a due casi del tutto diversi ed estremamente complicati,vedendosi anche parzialmente compromessa la sua dote peculiare: quella di avere acutissime capacità olfattive.

Profumo si ritrova a Capri insieme alla compagna Giulia e all’amica Carla, due figure dai tratti molto interessanti, personaggi secondari ma importanti nell’evoluzione di una trama che si disegna intorno al fascino delle viuzze isolane. Appena arrivato infatti, il commissario verrà subito avvertito da Vitiello del verificarsi dei fatti a Torre Annunziata, costringendolo (con finta afflizione, essendo ormai già sazio delle atmosfere glamour che imperversano per l’evento) a programmare un immediato ritorno a casa, intercettato però solo un istante prima di partire dall’ispettore Soriano, provvisoriamente il più alto grado della Polizia sull’isola. Questi infatti gli riferirà del ritrovamento di un cadavere nella Grotta Azzurra e della indiscutibile esigenza di poter approfittare del suo aiuto per poter risolvere il caso. Profumo da questo momento si troverà a condurre le indagini sfruttando l’impareggiabile occasione di poter partecipare al matrimonio della famiglia di cui il cadavere sembra fare parte, conducendo conversazioni senza doversi necessariamente palesare: in questo modo otterrà informazioni che daranno una svolta alle indagini, consentendogli di avere una visione più chiara anche sulla stessa vittima.

In un’indagine che rivelerà molteplici retroscena, rancori insoluti e più di un sospettato, Profumo riuscirà a giungere all’intuizione corretta solo nelle ultime pagine, garantendoci un sorprendente finale.

Legami di sangue è ambientato negli anni ’70 ed è senz’altro interessante riconoscere come Amatucci insista molto per restituire una ricostruzione storica fedele, sia attraverso alcune sue incursioni nel romanzo in quanto narratore, descrivendo le strade e i vicoli di Capri, sia attraverso le considerazioni del suo protagonista, che infatti troviamo già all’inizio del romanzo nell’atto di provare per la prima volta il nuovo mezzo di navigazione appena giunto nel Golfo di Napoli: l’aliscafo. È quindi senza dubbio affascinante immergersi tra le pagine del libro attraverso gli occhi del commissario Profumo, in quel clima di ricostruzione che Napoli viveva dopo la guerra con tutte le sue contraddizioni e complessità, che lo stesso Amatucci non tarda a mettere in luce proprio attraverso le figure dei suoi protagonisti, facendo sì che la vittima appartenesse proprio alla famiglia Lauro, estremamente importante in quegli anni nella città.

In conclusione, Amatucci in Legami di sangue ci restituisce un giallo dal sapore vintage, fatto di brillanti intuizioni e di improvvisi colpi di scena, nel quale il commissario Profumo si troverà fino all’ultimo istante dinanzi all’ombra di un inaspettato fallimento, riuscendo soltanto con un’ultima geniale intuizione a fare giustizia in un caso irrimediabilmente complesso.


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