Recensione di Francesco Gaudiosi

Giovanni Capurso, con Libertà a caro prezzo (pubblicato per i tipi di ERF Edizioni), ci conduce nella vita di Gioacchino Gesmundo, un uomo il cui coraggio e impegno intellettuale lo hanno reso una figura centrale della Resistenza romana. Il libro, ben documentato e ricco di testimonianze, riesce a restituire con efficacia il ritratto di un insegnante appassionato, di un pensatore acuto e di un militante antifascista che pagò con la vita la sua coerenza e il suo amore per la libertà.
Il merito principale dell'opera è quello di sottrarre Gesmundo all'oblio, riportandone alla luce non solo la vicenda umana e politica, ma anche il percorso intellettuale che lo portò a maturare la sua adesione alla lotta contro il fascismo. Capurso non si limita a raccontare gli eventi, ma riesce a far emergere la profondità delle riflessioni del protagonista, il suo senso di giustizia e la sua dedizione alla causa antifascista. La narrazione si sviluppa con uno stile fluido e coinvolgente, alternando la ricostruzione storica a momenti più intimi e personali, grazie anche alle lettere e alle testimonianze raccolte. Tale scelta narrativa permette di avvicinare il lettore alla figura di Gesmundo, rendendolo un personaggio vivo e presente, anziché un nome da inserire nella lunga lista delle vittime delle Fosse Ardeatine. È qui che si manifesta la dicotomia tra memoria e ricordo: nel primo caso, ricordando il personaggio storico vittima di un eccidio che ha segnato una pagina drammatica della storiografia italiana; nel secondo caso, facendo emergere quegli elementi emozionali che riescono a creare con il lettore un senso di coinvolgimento diretto nelle dinamiche personali del protagonista di questo romanzo.
Uno degli aspetti più riusciti del libro di Capurso è, a parere di chi scrive, la capacità di restituire il clima dell'epoca, il senso di oppressione e di pericolo costante in cui si muovevano gli oppositori del regime. Il contesto storico è ben delineato, con particolare attenzione al ruolo della Resistenza romana e al funzionamento della rete clandestina di cui Gesmundo faceva parte. La sua figura emerge come quella di un uomo che non si è mai tirato indietro, che ha creduto fino all'ultimo nella possibilità di costruire un'Italia libera e democratica. La scelta di concentrarsi sulla dimensione nazionale rende l'opera particolarmente efficace nel raccontare il ruolo della Resistenza all'interno del contesto storico italiano, permettendo di coglierne con precisione le dinamiche interne e le implicazioni ideologiche. La figura di Gesmundo emerge così nella sua piena complessità, come esempio non solo di eroismo individuale, ma anche di un'intera generazione che ha lottato per un'Italia diversa, più giusta e più libera. Inoltre, tale attenzione narrativa garantisce coerenza all'intera struttura del romanzo, riuscendo a mantenere un focus ben specifico sia sul personaggio che sugli accadimenti evidentemente connessi ad esso.
Libertà a caro prezzo è un'opera preziosa, che restituisce dignità e memoria a un uomo straordinario. Capurso ci regala un ritratto avvincente, che non si limita a celebrare un martire della Resistenza, ma ci aiuta a comprendere le ragioni profonde del suo impegno e del suo sacrificio, sia sul piano storico che personale. Un libro che merita di essere letto e discusso, capace di parlare non solo agli storici, ma a chiunque voglia riflettere sul valore della libertà e sul prezzo che, talvolta, essa richiede.
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