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Immagine del redattoreAnita Curci

Annibale Ruccello


Sottotitolo: Una vita troppo breve, una vita per il teatro

Autore: Andrea Jelardi

Prefazione di: Isa Danieli Prima edizione: 2016

Kairòs Edizioni, Napoli

SERIE ORO Collana: Teatro

ISBN: 9788899114558 Prezzo: € 18,00











In maniera organica, tra storie già note o ancora inedite, il libro rievoca Annibale Ruccello attraverso la sua vita brevissima e le tappe della sua carriera di autore, attore, regista e antropologo, svoltasi in poco più di un decennio ma in un periodo storicamente e culturalmente critico – a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta – quando tuttavia a Napoli prese forma una nuova drammaturgia e iniziò un’ulteriore “rinascita napoletana”. La sua biografia si intreccia con l’analisi dettagliata delle non poche opere poi diventate veri e propri capisaldi del teatro contemporaneo, nonché con le testimonianze dei primi critici che ne apprezzarono il talento e i meriti, in gran parte, però, riconosciutogli solo postumi e nell’arco dei trent’anni ormai trascorsi dalla scomparsa. Un anniversario importante che riporta ancora una volta Annibale sul palcoscenico, vivo e presente esattamente come allora, indimenticabile e immortale nel suo straordinario lavoro, nei suoi testi sempre attuali e nel ricordo di amici e colleghi che gli furono accanto nella straordinaria avventura finita troppo presto.

ANNIBALE RUCCELLO: Nacque a Castellammare di Stabia (Napoli) nel 1956, scrisse la sua prima commedia appena diciassettenne, rivelandosi uno dei più attivi e rilevanti innovatori del teatro partenopeo dove – nei controversi anni Settanta e Ottanta – traspose sulla scena i frutti dei suoi studi universitari di antropologia perfezionati alla scuola di Roberto De Simone. Calcò il palcoscenico come autore, attore e regista, nonché come fondatore e animatore di gruppi teatrali (I dodici pozzi e Il Carro). Fu ideatore di una nuova drammaturgia dove la psicologia dei personaggi frustrati e “degradati” – soprattutto donne – si scontra con i mutamenti della società, della famiglia, della morale e della lingua. Annibale morì a soli trent’anni nel 1986 lasciando opere di una lunga vita, tra cui: Le cinque rose di Jennifer, Weekend, Notturno di donna con ospiti, Ferdinando, Mamma-Piccole.

ANDREA JELARDI (Campobasso 1974) Appartenente a famiglia sannita di San Marco dei Cavoti, ha compiuto a Napoli gli studi classici e universitari laureandosi in Conservazione dei Beni Culturali, facoltà ove svolge attività didattica alla cattedra di Storia della città e del territorio (1998-2003) e di Storia del viaggio e del turismo (dal 2003). Ha iniziato l’attività giornalistica nel 1994 iscrivendosi poi all’Ordine Nazionale dei Giornalisti e collaborando a varie testate tra cui i quotidiani Roma e «Il Denaro», le riviste Casa Mia Decor e Il Den, nonché il quindicinale Realtà Sannita. Dal 1998 ad oggi ha pubblicato oltre venti volumi tra cui Storia del viaggio e del turismo in Italia (Mursia), Strade, storie e personaggi di Napoli (Guida) e le biografie-opere prime edite da Kairòs Enrico De Nicola il Presidente galantuomo (con encomio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano), Nino Taranto Vita straordinaria di un grande protagonista dello spettacolo italiano e Alighiero Noschese l’uomo dai mille volti. Nel 2016 è stata avviata la procedura per il conferimento dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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